"La cosa urgente da fare, prima di discutere come riscuotere il canone - spiega la parlamentare veneta - è riformare la Rai per renderla autonoma dall'occupazione dei partiti sulla base delle indicazioni a suo tempo formulate dal Pd, ovvero con la creazione di una Fondazione a cui sono affidate la proprietà, la scelta delle strategie e dei vertici operativi. Mai come oggi abbiamo assistito ad una gestione ‘lottizzata' sia sotto il piano culturale che dell'informazione. Io credo invece che il servizio pubblico radiotelevisivo debba essere affidato nelle mani di persone esperte le cui scelte vanno poi sottoposte periodicamente al giudizio degli spettatori, attraverso sondaggi sull'indice di gradimento. Perché chi siede nel Consiglio di Amministrazione della Rai deve rispondere ai cittadini che pagano il canone e non agli ordini impartiti dalle cupole dei partiti, tanto più se si tratta del partito che ha per leader l'azionista di Mediaset".
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