«Posto che a Montebelluna ho fatto una visita in carne ed ossa e non una "visita epistolare", come l'ha definita Zaia, ricordo al Vicepresidente della Regione che certo io mi sono a presa a cuore la situazione della Pedemontana trevigiana e della Destra Piave e l'ho segnalata al Governo, e che il sottosegretario Letta è a conoscenza della devastazione causata dalla tromba d'aria del 29 giugno scorso (la mia, oltretutto, è stata la prima segnalazione arrivata a Roma). Va ricordato però che il ruolo da protagonista in questa vicenda spetta alla Regione Veneto, oltre che ai Comuni che devono comunicare a Venezia l'entità dei danni subiti. È solo la Regione Veneto infatti, non la sottoscritta o qualche altro esponente del Governo, che può dichiarare, se lo ritiene, lo stato di crisi e chiedere al Governo di dichiarare lo stato di emergenza, presupposto questo perché possano essere stanziate delle risorse da parte della Protezione civile nazionale.»
Lo afferma la senatrice di Treviso Simonetta Rubinato, la quale precisa ulteriormente: «In attesa che la Regione dichiari lo stato di crisi, mi aspetto che la giunta regionale, vista l'entità dei danni subiti dai Comuni e dalla popolazione, predisponga quanto prima una variazione di bilancio, reperendo le risorse necessarie agli indennizzi da altre previsioni di spesa di carattere meno urgente. Anche lo Stato infatti, come i Comuni e le Regioni, deve fare i conti con una "coperta sempre più corta", vista la situazione dei conti pubblici ereditata. Si pensi che per consentire lo svolgimento degli esami di maturità il Governo ha dovuto togliere i soldi da un altro capitolo di spesa.»
Secondo la sen. Rubinato, vista la scarsità di risorse per far fronte alle calamità naturali, lo Stato e le Regioni dovranno cercare in futuro altre strade, come per esempio quella di verificare la fattibilità di sottoscrivere una sorta di polizza assicurativa contro i danni da agenti atmosferici o altre calamità.