Strade, stop alla manutenzione «Provincia sull'orlo del crac» - Corriere del Veneto

28 luglio 2015

Pagina 11, Cronaca

TREVISO L’ente provincia è a rischio crac. La mancata redistribuzione delle sue funzioni e i continui tagli, si stanno già ripercuotendo sui servizi erogati. «La manutenzione delle strade non si fa più, la polizia provinciale non ha più risorse per operare, l’ufficio per l’impiego ha un addetto ogni 10 mila abitanti e non si sa come potrà lavorare l’ufficio che si occupa delle scuole». A Sant’Artemio insomma l’incertezza regna sovrana. A partire dal futuro dei suoi dipendenti: la riforma prevede una sforbiciata del 50% del personale. Ma dei circa 500 lavoratori dell’ente solo 27 hanno aderito alla mobilità volontaria e sono stati ricollocati. Una sessantina, 62 per la precisione, nel corso del prossimo anno accederanno al prepensionamento. Per altri 160 il futuro rimane un punto di domanda. Secondo Cgil, Cisl e Uil, che ieri hanno organizzato un’assemblea coi lavoratori e coi rappresentanti delle istituzioni, a questo numero bisogna aggiungere almeno un altro centinaio di persone, che lavorano nel cosiddetto «indotto», per lo più dipendenti di cooperative sociali. «Non siamo contro la riforma Delrio, ma contro una legge di stabilità che rischia di costringere l’ente a dichiarare fallimento e a perdere personale e competenze». L’ennesima sforbiciata parla di 200 mila euro da tagliare dagli stipendi dei dipendenti, vale a dire dai 2 agli 8 posti di lavoro. Di contro, mancano le risorse per garantire il passaggio dei servizi ai Comuni e alla Regione. «Assegnare alle Regioni anche la materia del servizi per il lavoro, stanziando risorse assolutamente insufficienti, significa offrire a queste un ulteriore elemento per procrastinare decisioni di interesse cruciale per gli utenti, cittadini e imprese, e per i lavoratori. Un servizio che andrebbe implementato e razionalizzato, viene piuttosto abbandonato alla casualità di esigenze contingenti. Analogamente – sottolineano i segretari Giacomo Vendrame della Cgil, Franco Lorenzon della Cisl e Carlo Viel della Uil - per la polizia provinciale, l’assimilazione che ne fa il decreto alle municipali dimostra che non vi è consapevolezza della dimensione e della delicatezza della materia ambientale». «La legge Delrio prevede un riordino delle funzioni, ma queste funzioni vanno garantite ai cittadini, non solo per dare sicurezza ai lavoratori delle province e delle loro famiglie, ma soprattutto perché attraverso questi lavoratori si erogano servizi fondamentali» ha detto il deputato Simonetta Rubinato, presente all’incontro.  Alberto Beltrame

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pubblicata il 28 luglio 2015

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