Asili da convenzionare «Come le clinche private» - Il Gazzettino

27 ottobre 2015

Pagina VI, Cronaca

TREVISO - (m.f.) Asili paritari come gli ospedali convenzionati. È questa l'idea alla base della proposta di legge messa in cantiere da Simonetta Rubinato, deputata del Pd ed ex sindaco di Roncade. «Il criterio per il finanziamento deve essere lo stesso - spiega - le strutture sanitarie private accreditate erogano delle prestazioni, il cittadino sceglie dove andare e lo Stato poi corrisponde alla struttura l'esatta spesa per la prestazione effettuata. Per le materne paritarie dovrebbe esserci lo stesso schema di accreditamento». «In particolare in Veneto, dove la maggior parte degli asili sono parrocchiali - aggiunge - Non è possibile che questa regione, con le tasse che paga, non possa avere fondi adeguati per l'educazione dell'infanzia». Rubinato ne ha già parlato con Daniela Beltrame, direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, che si è detta entusiasta. A livello economico la differenza sarebbe enorme. «Un cambiamento immediato richiederebbe centinaia di milioni. Ma questo cambiamento va iniziato - specifica - oggi il contributo erogato qui per ogni bambino delle paritarie è inferiore ai 400 euro all'anno. Quando il costo standard secondo la media Ocse è di circa 6 mila euro a bambino». Differenze che sommate ai ritardi dei contributi e al calo degli iscritti (- 2.100 in 5 anni nella Marca, da 19.659 a 17.535) hanno fatto vedere a molti dei 229 asili parrocchiali lo spettro del crac. Per Rubinato il nodo non sta solo nei trasferimenti statali con il contagocce. «La Regione ha il dovere di chiedere la competenza primaria in materia di istruzione - conclude - nel giro di 60 giorni si aprirebbe il negoziato con il governo e lì si potrebbe trattare sulle risorse che possono essere mantenute in Veneto. La giunta Zaia batta un colpo».

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pubblicata il 27 ottobre 2015

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