Pd: sì a Giaretta, ma...

10 settembre 2007

"Nel confermare il mio leale sostegno al Senatore Giaretta, ribadisco la mia valutazione negativa sulla scelta di un'unica candidatura alla futura segreteria del Pd veneto.
Rimango convinta infatti che una competizione leale e trasparente tra più candidati anche a livello regionale, non come scontro di persone, ma come confronto sulle diverse linee politiche e programmatiche che oggi esistono nel Pd veneto, avrebbe valorizzato il dibattito e favorito il coinvolgimento dei cittadini, che ora invece sono chiamati "a partecipare senza contare", ratificando un'unica candidatura alla segreteria regionale, con l'impressione di aderire a qualcosa di già preconfezionato dai vertici dei partiti.
La stessa possibilità di altre candidature è del resto venuta meno sulla base degli avvenimenti succedutesi alla proposta che mi era stata avanzata. I Ds, in particolare, sono stati determinanti nel porre la condizione di una candidatura unica, espressa dalla Margherita e gradita a tutte le diverse componenti: il che ha portato, di fatto, al ritiro della stessa richiesta che mi era stata formulata. Alla fine sono rimasta sola a dire no all'ammucchiata e la stessa assemblea di Treviso non ha potuto che prenderne atto.
Tutto ciò non cambia il mio impegno, che resta quello di contribuire ad attivare un processo costituente davvero aperto, non solo agli addetti ai lavori e ai già "affezionati"; un processo costituente che garantisca un dibattito vero sui temi del federalismo, della sicurezza e della fiscalità, certo, ma anche sulla necessità di inaugurare una politica che dice quello che pensa e fa quello che dice. Come pure sulla necessità che il nuovo Partito democratico veneto non nasca come una succursale del Pd nazionale, ma come un partito del territorio, autonomo non solo a parole, capace a Roma di far rispettare il nostro territorio, per esempio invitando il Viceministro Visco a chiedere scusa ai veneti.
Ma non solo: una discussione che non dovrà essere elusa dietro l'unitarietà della candidatura, se questo nuovo partito ha l'ambizione di proporsi per il governo della Regione, è quella sul bilancio di oltre dieci anni di opposizione in consiglio regionale che hanno di fatto prodotto ben pochi risultati, con un centrodestra che, sebbene non abbia offerto grandi performance, veleggia tranquillo verso il prossimo traguardo".

Simonetta Rubinato
Senatrice della Margherita

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pubblicata il 10 settembre 2007

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