LA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE VA FATTA IN COLLABORAZIONE CON LE CATEGORIE ECONOMICHE

06 giugno 2007

"Illustre presidente Prodi, il governo dia un segnale immediato di disponibilità, riaprendo sui temi del fisco un dialogo costruttivo con le categorie economiche e in particolare con i professionisti, che nel maggio scorso hanno abbandonato in segno di protesta il tavolo tecnico presieduto da Visco. La vera lotta all'evasione fiscale si realizza non solo con interventi repressivi, ma attraverso una illuminante politica di collaborazione con le associazioni rappresentative dei contribuenti che, operando sul fronte della tax compliance, generi una autentica cultura antievasione".
E' questo il succo della lettera che la Senatrice della Margherita Simonetta Rubinato come prima firmataria, e i colleghi Thaler, Giaretta, Treu, Morgando, Tonini, Rossi Paolo e Bosone, hanno inviato oggi al presidente del Consiglio Prodi e, per conoscenza, al ministro dell'Economia Padoa Schioppa, al ministro per i Rapporti con il Parlamento Chiti e al viceministro dell'Economia Visco. Una lettera asciutta, circostanziata, redatta dalla Senatrice Rubinato in occasione della forte protesta delle Pmi e degli artigiani per l'aggravio degli studi di settore, per sollecitare il governo a rispettare le norme e i principi dello Statuto del contribuente e per sostenere l'azione di contrasto all'evasione fiscale senza mettere da parte la correttezza nel rapporto dell'amministrazione finanziaria con i contribuenti.
"Una politica fiscale rigorosa - si legge nella lettera -, che intenda far passare finalmente la lotta all'evasione fiscale dal limbo delle buone intenzioni alla realtà concreta, presuppone un sistema di regole certe e giuste, che non possono essere cambiate in "corso d'opera". In caso contrario - mette in guardia la Senatrice trevigiana -, l'azione di contrasto rischia di deteriorare il rapporto di fiducia nello Stato proprio da parte dei contribuenti che sono leali con il fisco, che dovrebbero esserne invece i primi beneficiari. E mi riferisco in particolare a quelle imprese italiane che pagano tutte le imposte e che sono quelle che, in questa fase, supportano in Europa il più elevato carico fiscale".

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pubblicata il 06 giugno 2007

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