Zaia faccia i conti con la sua maggioranza

11 febbraio 2010

"Il rinvio in Commissione del provvedimento di sostegno dell'agroalimentare che riveste grande importanza per un settore tanto significativo dell'economia italiana quanto in grave crisi, come quello agricolo - commenta l'on. Rubinato dopo il voto di stamane alla Camera - ha dimostrato ancora una volta l'incapacità dell'attuale maggioranza di dare risposte concrete ai problemi del Paese. Va ricordato che questo disegno di legge di iniziativa governativa datato dicembre 2008 è stato preso in mano dalla Commissione di merito nel marzo del 2009, il suo esame è stato poi sospeso e ripreso nel novembre del 2009, sospeso ancora in quest'Aula, riproposto ieri e oggi nuovamente rinviato in Commissione. Non si dirà mica che è colpa dell'opposizione, visto il numero di deputati in più che ha l'attuale maggioranza? La triste verità, di cui deve prendere atto il ministro Zaia, è che la sua maggioranza i numeri li ha quando si tratta di sostenere i provvedimenti di altri ministri e di votare le leggi a favore del Premier, come quella sul legittimo impedimento!".

L'on. Rubinato ritorna su quanto accaduto ieri alla Camera tra i parlamentari della Lega e dell'IdV. "E' un fatto grave e deprecabile. Mentre il Paese attende dalla politica provvedimenti che aiutino ad affrontare il grave momento di crisi, i parlamentari trovano il modo di trasformare l'aula in un ring". E continua: "Certo bisogna prendere atto del significato politico di quanto accaduto. Le assenze nelle fila del Centro Destra hanno fatto mancare per ben tre volte la maggioranza su un testo di legge presentato dal ministro Luca Zaia. Sono stati così approvati due emendamenti dell'opposizione a favore dell'imprenditoria agricola giovanile contro il parere del Governo. Dunque un fatto politico rilevante, considerato che si stava discutendo di un provvedimento di cui il ministro Zaia ha fatto da tempo un suo cavallo di battaglia. Certo non è stato per lui una bella giornata. Ma non lo è stata neppure per il Parlamento che ha dato una brutta immagine di sé al Paese".

 

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pubblicata il 11 febbraio 2010

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