“A Palazzo Chigi anche le preoccupazioni delle piccole imprese trevigiane”

28 ottobre 2006

Giovedì mattina la Sen. Simonetta Rubinato ha partecipato ad una colazione di lavoro a Palazzo Chigi con il Presidente Romano Prodi, che ha voluto incontrare i Presidenti ed i Capigruppo di maggioranza delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, impegnati nella discussione sulla manovra finanziaria all'esame del Parlamento.
"L'incontro, programmato sin dalla scorsa settimana, è durato circa un'ora, dalle 8.30 alle 9.30. E' stata per me una occasione molto importante per rappresentare al Capo del Governo la specificità della realtà socio-economica veneta ed in particolare trevigiana. Lunedì avevo, infatti, raccolto le preoccupazioni dei rappresentanti degli artigiani e commercianti trevigiani. Ritengo che alcuni dei problemi da essi evidenziati vadano riconosciuti. Mi riferisco, in particolare, alla richiesta di rivedere l'aumento previsto per i contributi agli apprendisti, nonché i contributi versati all'Inail, che sono sovradimensionati rispetto alle prestazioni erogate agli artigiani, per non parlare della sanzione della chiusura dell'esercizio per il mancato scontrino. Mentre su quest'ultimo punto la questione sembra risolta, è invece ancora aperta la discussione con le rappresentanze di categoria sui primi due punti. Ho detto a Prodi che si tratta di due giuste rivendicazioni, verso le quali il Governo deve manifestare la sua disponibilità, a fronte di altri misure che invece è equo mantenere in finanziaria, quali l'aumento dei contributi previdenziali per gli autonomi, per evitare che fra vent'anni essi abbiamo una pensione più bassa di quella sociale, e l'aggiornamento triennale degli studi di settore purchè di concerto con le categorie interessate. Ho anche riferito a Prodi che tale apertura è tanto più necessaria per una realtà produttiva come quella trevigiana, formata per la stragrande maggioranza da imprese di dimensioni così ridotte da non trarre gran beneficio dalla riduzione del cuneo fiscale, se non indirettamente per l'effetto dell'indotto delle imprese medie e grandi. Infine gli ho rappresentato l'urgenza di rassicurare i cittadini e gli imprenditori onesti che nei prossimi anni, una volta risanati i conti pubblici, le risorse incamerate dalla lotta all'evasione fiscale saranno finalmente destinate a ridurre la pressione fiscale". Così riassume l'incontro la senatrice Rubinato.
La correzione delle due punti summenzionati è stata sostenuta anche da altri parlamentari, in particolare dallo stesso Presidente della Commissione Bilancio del Senato, Enrico Morando. Il Presidente del Consiglio ha dimostrato attenzione al riguardo, pur rilevando la necessità di trovare la relativa copertura, almeno 500 milioni di euro.
Conclude la parlamentare trevigiana: "Dalla riunione è emersa la compattezza della maggioranza nel sostenere e migliorare una manovra che ha come nemici non le categorie produttive del Nordest, ma l'evasione fiscale e la scarsa competitività del Paese. Al centro della politica economica del Governo ci sono le famiglie e le imprese: con la manovra si distribuiscono cospicue risorse alle une ed alla altre, oltre a quelle recuperate per le infrastrutture: quello che conta sono i fatti, non la politica degli annunci, cui ci ha abituato purtroppo la destra. Certo, ci sono numerose riforme ancora da fare per modernizzare il Paese e consentire a chi lavora e produce di essere competitivo, ma non si possono certo fare tutte in finanziaria ed in soli cinque mesi, quando non sono state fatte in cinque anni. Dopo la finanziaria bisognerà quindi con coraggio mettere subito mano alle liberalizzazioni, alla semplificazione amministrativa, al federalismo fiscale, alla riforma della Pubblica Amministrazione e della previdenza".

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pubblicata il 28 ottobre 2006

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