Autonomie Locali: occasione sprecata

03 luglio 2010

La Camera ha approvato il disegno di legge concernente individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell’ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative (C3118 -A ed abb.). Il provvedimento, meglio noto come Carta delle Autonomie locali, passa ora all’esame del Senato.

L’on. Simonetta Rubinato esprime la sua delusione per l’ennesima occasione sprecata. La Carta, come già preannunciato nelle due precedenti newsletter n. 44 e n. 45,  è stata svuotata di gran parte dei contenuti innovatori ed il testo che ne è alla fine uscito svilisce l’autonomia degli Enti locali e non realizza nemmeno in minima parte quelle proposte di razionalizzazione più volte annunciate.

In tal senso significativo è l'art. 1, comma 4, inserito nel testo approvato con un emendamento della maggioranza, il quale sospende (vedi testo allegato) le funzioni fondamentali degli enti locali individuate dalla stessa Carta delle Autonomie fino all'attuazione del federalismo fiscale, limitandole a quelle previste nella legge delega del federalismo per la fase transitoria (che potrebbe durare 5, ma anche 10 anni), prevedendone la copertura con l'80% delle risorse oggi previste nei bilanci degli Enti Locali (il comma 4 rinvia infatti alla disciplina transitoria prevista dall'art. 21 della legge delega n. 42 per l'attuazione del federalismo fiscale). Il comma 4  dell'art. 1 è già tra l'altro norma in vigore, in quanto è stato inserito dal Governo nella manovra correttiva al momento in discussione, per cui già ora non sono ad esempio più considerate funzioni fondamentali dei Comuni la cultura, lo sport, la promozione del turismo e dello sviluppo locale.

Significativa in tal senso è stata altresì l'approvazione dell’emendamento all’art.13 bis.07, proposto dal Pd, ma passato con voto trasversale, che di fatto rinvia ulteriormente la razionalizzazione delle Province e delle Prefetture. Un testo, sul quale l’on. Rubinato, assieme ad altri deputati del Pd e dell’Udc, si è astenuta (leggi la dichiarazione di voto). Con l’approvazione di questo emendamento (vedi l’art. 15 del testo approvato in allegato) si introduce infatti per la prima nella legislazione italiana un principio che fino ad oggi era soltanto prassi, ovvero che in ciascuna Provincia debba esserci anche la sede di una Prefettura. In futuro, dunque, per abolire una Prefettura bisognerà prima cancellare la relativa Provincia! Con voto bipartisan, in un momento di grave crisi economica, la politica dimostra ancora una volta l’incapacità di fare scelte necessarie per la riorganizzazione degli apparati e la riqualificazione della spesa pubblica. E pensare che tale circostanza è uscita in modo positivo sulla stampa (leggi il comunicato dell’Ansa del 29 giugno scorso).

Un altro argomento, sul quale l’on. Simonetta Rubinato è intervenuta presentando anche alcuni emendamenti, riguarda i controlli negli enti locali (vedi artt. 24 e 25 del testo approvato in allegato). Le norme introdotte penalizzano ancora una volta chi gestisce correttamente i bilanci, introducendo vincoli tali da rallentarne la capacità di gestione, senza incidere laddove vi è cattiva gestione. Anche perché non è stata introdotta alcuna reale sanzione. In particolare, affidando ai tecnici dell’Ente locale il controllo degli organismi esterni partecipati, senza prevedere però alcuna risorsa adeguata, si aggiungono nuovi oneri e si rende ancor più pesante il carico burocratico che già grava sugli Uffici pubblici. Con queste norme si svilisce ulteriormente il ruolo degli amministratori locali, verso i quali il legislatore dimostra una totale sfiducia. E a pensare che si doveva trattare di una Carta che rafforzava le autonomie locali!

 

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mimetype  LEGGI GLI EMENDAMENTI PRESENTATI DALL'ON. RUBINATO ED I RELATIVI INTERVENTI ILLUSTRATIVI   (72 KB)


pubblicata il 03 luglio 2010

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