La mia lettera al comitato delle Pro Loco venete sul caso di Refrontolo

02 luglio 2017

In seguito alle vicende giudiziarie che sul piano penale stanno coinvolgendo il legale rappresentante della Pro Loco di Refrontolo, in conseguenza della tragedia del Molinetto della Croda del 2 agosto 2014, il Comitato Regionale delle Pro Loco Venete ha deciso di avviare una campagna di raccolta firme a sostegno del volontariato e della Pro Loco di Refrontolo, realizzando un “Manifesto solidale e di buon senso” (http://www.unpliveneto.it/wp-content/uploads/2017/05/manifesto-solidale.pdf) per sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica e invitando tutte le autorità del territorio ad una manifestazione di solidarietà tenutasi il 16 giugno scorso a Sernaglia della Battaglia (TV). Non potendo essere presente di persona ho comunque inviato una lettera per esprimere la mia posizione in risposta all’invito del Presidente dell’UNPLI Veneto, Giovanni Follador, e al Presidente del Consorzio Quartier del Piave, Roberto Franceschet. Eccola:

 Gentili Presidenti, non potrò essere presente questa sera per un problema personale. Volevo esprimere comunque la mia vicinanza a tutti i vostri volontari, il cui contributo è fondamentale e prezioso per la vita delle nostre comunità. Comprendo  bene  il vostro disagio e la vostra preoccupazione per la problematica che sollevate, ovvero ill tema delle responsabilità civile e  penale di chi rappresenta l'associazione nei confronti di terze persone, oltre che dei volontari stessi.

Come già saprete, per il futuro il Parlamento e il Governo si sono già attivati: nella riforma del terzo settore che a breve entrerà in vigore è prevista una disciplina derogatoria al DPR n. 361/2000 che permetterà alle associazioni con un patrimonio minimo di 15.000 euro, e col rispetto di altri adempimenti formali, di acquisire la personalità giuridica e, quindi, la separazione della responsabilità patrimoniale della associazione medesima rispetto a quella dei singoli. Presidenti e componenti del Direttivo delle Proloco non rischieranno così più del proprio, quantomeno in ambito civilistico.

Ritengo poi che chi ha responsabilità politiche ed istituzionali abbia il dovere di discutere anche dei casi limite, quelli che purtroppo sfociano in tragedie, come è accaduto nel caso delle 4 vittime di Refrontolo, che non vanno dimenticate, e delle ipotesi di responsabilità penale che ne possano derivare: ci si deve chiedere se il canone della responsabilità oggettiva debba arrivare a gravare così pesantemente anche nell'ambito delle attività di volontariato (le proloco), oppure se non si possa applicare - come io credo - per questa vasta area dell'agire sociale la regola del rischio consentito, ovverosia quel minor rigore nell'individuazione dell'eventuale colpa che deriva dall'aver operato si cagionando un potenziale pericolo per la collettività, ma per un superiore fine di utilità sociale riconosciuto da tutti come valido e meritevole di tutela.

Ma dove è in corso un accertamento giudiziario per fatti già accaduti la politica non può  che rispettare la  esclusiva giurisdizione della magistratura. Per questo è importante la vostra iniziativa di stasera, una sensibilizzazione cioè che parte dal basso,  a sostegno dalle legittime ragioni portate dalla difesa in sede giudiziaria. 

Ritengo, infine, nell'interesse soprattutto dei tanti generosi Presidenti delle nostre Pro loco e dei volontari, che sarà comunque necessario adeguare il loro agire alle sempre più pressanti richieste di sicurezza, sia nell'ambito delle coperture assicurative sulle quali sappiamo che l'UNPLI si sta spendendo (con l'invito a convenire massimali adeguati; ad acquisire coperture estese alle possibili spese di difesa tecnica e legale), sia nell'ambito della valutazione dei rischi preventiva e puntuale rispetto ad ogni iniziativa anche se tradizionale, popolare, o in qualche misura spontanea. La modernità del volontariato che le Pro Loco offrono deve misurarsi anche in questi ambiti. Ed è giusto che le Istituzioni locali, regionali e nazionali siano anche in questo al vostro fianco.

 Nel rimanere a disposizione per ogni eventualità, vi saluto cordialmente.

Simonetta Rubinato


pubblicata il 02 luglio 2017

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