Vicenda Serbia: il Ministero spiega

27 novembre 2010

Il ministero degli Affari Esteri risponde all'interrogazione dell'on. Simonetta Rubinato sulla vicenda degli imprenditori trevigiani bloccati per ore al confine con la Serbia dagli agenti di frontiera. I tre imprenditori, Roberto Migotto, Claudio Polesel e Claudio Carrer, diretti per un viaggio di lavoro in Romania, nella notte di venerdì 15 ottobre sono stati trattenuti senza motivo dagli agenti della dogana, al confine tra il Kosovo e la Serbia e hanno subito analoga sorte al confine con la Romania. Soltanto dopo aver minacciato di rivolgersi all'ambasciata italiana, i tre trevigiani sono riusciti a passare il confine e a proseguire il loro viaggio in Romania.
Nella risposta firmata dal sottosegretario sen. Alfredo Mantica, la Farnesina spiega come l'episodio sia "riconducibile al fatto che le Autorità serbe non riconoscono il confine con la Repubblica del Kosovo quale confine internazionale, bensì semplice ‘linea di demarcazione' a carattere amministrativo".

Per cercare di porre rimedio a questi disagi che hanno interessato anche altri cittadini italiani in viaggio di lavoro - si legge nella nota inviata all'on. Rubinato - il Ministero degli Affari Esteri ha avviato un'azione informativa volta a rendere nota ai nostri connazionali la posizione delle autorità serbe e fornire le indicazioni necessarie per non rischiare di venir fermati al confine (che possono essere consultate sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it).

"Sarebbe in ogni caso opportuno - commenta l'on. Rubinato - che il ministro Frattini sollevasse la questione in sede europea al fine di trovare una soluzione diplomatica che eviti in futuro il ripetersi di simili incidenti".

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pubblicata il 27 novembre 2010

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