«Il sindaco non ha votato». Lega querelata - La Tribuna di Treviso

01 novembre 2017

Pagina 25, Cronaca

di Matteo MarconwCASIERDalla normale dialettica politica alle aule di tribunale il passo, spesso, è breve. Non fa eccezione la campagna lanciata ieri dalla Lega Nord contro il sindaco di Casier, Miriam Giuriati. «Chiede alla regione il prolungamento del Terraglio Est, ma non è andata a votare al referendum per dare maggior competenze e risorse al Veneto». Questo è il testo del volantino distribuito, casa per casa, nei giorni scorsi. Soggetto, ritratto in foto, con tanto di indicazione anagrafica, è proprio il primo cittadino del comune trevigiano, colpevole, secondo il Carroccio, di aver disertato il referendum autonomista e, contestualmente, di battersi per il completamento dell'opera complementare al Passante inaugurata, monca, lo scorso 19 ottobre.Ieri mattina, dopo essersi confrontata con il Prefetto di Treviso Laura Lega, il sindaco Giuriati si è recata nella caserma dei carabinieri di Dosson per sporgere denuncia per diffamazione contro gli autori del volantino. Il messaggio implicito del marketing politico firmato "Lega Nord Casier" fa da corollario alla polemica già innescata due settimane fa durante l'inaugurazione dell'opera: «Vuole il completamento del secondo stralcio?» aveva dichiarato dal palco l'assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti «Mi auguro che inviti i cittadini a votare per il referendum». La reazione del sindaco Miriam Giuriati è laconica ma decisa: «È imbarazzante. Si tratta di un volantino che incita al voto scambio. Oltre agli attacchi alla mia persona, oggi è un giorno triste, perché si certifica che il grande nemico del Terraglio Est è la Lega Nord». Gli attestati di solidarietà arrivano da mezzo Pd. Durissima la senatrice Laura Puppato: «Questa schedatura è un nuovo passo nella deriva leghista già denunciata verso il fascismo» recita una sua nota «è tipico delle dittature utilizzare questi metodi e ledere alla sacralità del voto, voglio sperare che la magistratura se ne occupi». «Dovremmo ricordare alla Lega che il secondo stralcio del Terraglio est costa 14 milioni di euro, tanto quanto il referendum» incalza l'onorevole Floriana Casellato «con questa campagna denigratoria si mina anzitutto la libertà di voto e di espressione, tanto più quando si prende di mira un amministratore che da sempre è in prima linea per dare risposte alla propria comunità. Anch'io mi sono convintamente astenuta, considerando inutile il quesito referendario che non avrebbe portato a nessun cambiamento». Un'altra parlamentare Pd, che invece a votare c'è andata, è sulla stessa lunghezza d'onda: «Sbagliato strumentalizzare» dichiara Simonetta Rubinato. Anche le segreterie territoriali intervengono esprimendo solidarietà: «Attacco vile che sa di squadrismo» dichiara Lorena Andreetta segretario Pd provinciale «la libertà di opinione è un diritto sacrosanto».«Come Circolo Pd di Casier» aggiunge Paolo Calmasini, segretario di sezione «già ci eravamo espressi per l'astensione motivandola, abbiamo ritenuto di non avallare l'inutile spreco di denaro pubblico per una risposta assolutamente scontata e di non dare il nostro contributo ad un'evidente, e ora confermata, strumentalizzazione del tema "autonomia" solo in chiave di propaganda elettorale». 

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pubblicata il 01 novembre 2017

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