Rubinato: «Mai patti con Ncd subito l'autonomia Tav sì ma low cost» - Corriere del Veneto

26 novembre 2014

Pagina 2, Primopiano

L’alleanza con Ncd va cercata o respinta?

Se vogliamo presentarci come forza di vero cambiamento, l’alleanza va costruita con chi condivide con noi visione, valori e modello di sviluppo per il Veneto. Come si può scendere a patti con chi ha fatto parte del sistema di gestione di potere che regna sul Veneto da 20 anni? 


Quale sarà la prima cosa che farà se sarà eletto?

Dobbiamo dare risposte concrete, evitando di inseguire chimere secessionistiche. Lo strumento è l’autonomia responsabile che il Veneto può già chiedere su istruzione, tutela dell’ambiente e valorizzazione dei beni culturali. 


Referendum per l’indipendenza, sì o no?

No al referendum di Zaia. Non è credibile ed è l’ennesimo spot elettorale che non porterà ad alcun risultato. C’è una via concreta e a portata di mano per l’autogoverno: è quella prevista dal terzo comma dell’art. 116 della Costituzione. 


Biglietto unico interprovinciale e magari ferro/gomma, sì o no?

Certamente sì. A questo aggiungerei il necessario investimento sull’ottimizzazione delle reti esistenti e sul miglioramento del servizio (penso ai pendolari), con una riduzione delle tariffe, compresi i pedaggi autostradali. 


Chiuderà gli ospedali più piccoli e inutili?

Il riordino della rete ospedaliera deve avere come obiettivo la promozione dell’eccellenza nelle strutture di ricovero e della rete dei presidi intermedi, la riorganizzazione della medicina di territorio, per garantire un’assistenza continua, diffusa e h24, favorendo la prevenzione e riducendo le lista d’attesa. 


Ridurrà il numero delle Usl?

Una consistente riduzione del numero delle Usl è possibile. Penso ad esempio che per la città metropolitana si possa fare. Non così invece per altri territori, come le aree montane. Anche qui si deve partire dai bisogni della popolazione, considerando dati demografici e epidemiologici. 


L’addizionale Irpef, che oggi non c’è, potrebbe essere utile per compensare i tagli ai servizi, specie nel Sociale?

Credo che prima di pensare a nuove tasse, si debbano intraprendere altre strade, come il welfare rigenerativo con cui è possibile superare il modello assistenzialistico, ottimizzando l’utilizzo delle risorse per i casi di effettivo bisogno. 


Dove troverà i soldi per realizzare più rapidamente le opere anti alluvione?

Innanzitutto è necessario rendere più veloce l’iter per la realizzazione delle opere già finanziate e per ottenere nuovi finanziamenti dallo Stato (con lo Sblocca Italia ci sono 2 miliardi di euro) e dall’Unione Europea. 


Il Mose serviva? Va completato? E’ giusto che la Regione si faccia carico delle future spese di manutenzione?

Al punto in cui siamo arrivati non c’è alternativa al suo completamento visto l’enorme impiego di risorse pubbliche, circa 6 miliardi di euro. Per me la gestione e la manutenzione devono essere compartecipate dallo Stato. 


E’ favorevole al Porto off-shore?

Come per tutte le infrastrutture, anche per il porto off-shore è necessaria prima una trasparente analisi costi/benefici. Se ci saranno chiari benefici per la collettività credo sia ragionevole dire di sì creando i presupposti perché si possa attingere a finanziamenti privati e non solo a risorse pubbliche. 


Al Veneto servono nuove strade? Autostrada del Mare, Nogara-Mare, Valdastico, si devono fare oppure no?

Le nuove strade vanno fatte soltanto sulla base di corrette analisi costi/benefici, di piani finanziari trasparenti e vanno concertate con le comunità locali attraverso il dibattito pubblico. 


La Tav si deve fare?

Velocizziamo, modernizziamo la rete ma soprattutto optiamo per tracciati realizzabili perché poco costosi, condivisi con il territorio e con impatti ambientali sostenibili! 


Lei è favorevole alle trivellazioni in Adriatico?

Se la Croazia appena aldilà del confine inizia in primavera a trivellare, bisognerà pure capire cosa si può e deve fare per tutelare i nostri interessi di concerto con le comunità locali coinvolte. 


Come pensa di sostenere le imprese? Veneto Sviluppo, così com’è, funziona?

Io penso ad un maggiore impegno della Finanziaria regionale a sostegno delle aziende innovative, come le start up. Veneto Sviluppo potrebbe esercitare un ruolo strategico di coordinamento tra istituzioni, imprese, sistema dei confidi, banche, università. 


Ci dica un difetto dei suoi avversari.

Finora non ci sono state occasioni di potermi confrontare con loro. Dovrei giudicarli da quanto leggo sui giornali. Preferisco astenermi dal farlo. 

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pubblicata il 26 novembre 2014

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