Pagina VII, Economia
TREVISO - (zan) Si allarga il fronte contro la chiusura di quindici uffici postali nella Marca. Simonetta Rubinato, deputata trevigiana del Pd, insieme alle colleghe alla Camera, Floriana Casellato, Giulia Narduolo, Lorena Milanato e Catia Polidori, ha presentato un'interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, per scongiurare queste soppressioni. «Una decisione che priva i residenti di piccole località rurali e montane di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, costringendoli a lunghe code e a difficili spostamenti». E che contrasta, secondo le firmatarie, con gli obblighi del gruppo: «In ogni caso Poste è una società a capitale interamente pubblico -ribadisce la Rubinato- tenuta a garantire determinati obiettivi di qualità per l'utenza, in forza del contratto di programma siglato con lo Stato, per il quale riceve un significativo contributo pubblico». Aspetto richiamato anche da Mauro Brollo, della Slc Cgil di Treviso, sottolineando come Poste Italiane «punti sui guadagni legati alle assicurazioni, telefonia, servizi finanziari, a scapito delle esigenze della collettività che tuttora contribuisce al bilancio aziendale attraverso la leva fiscale». «Noi pensiamo che un'azienda come Poste, che si permette di diventare azionista di Alitalia -rimarca Brollo- debba intraprendere una politica di sviluppo anche al suo interno, assumendo nuovi lavoratori».