"Rassegna stampa accessibile"

29 marzo 2013

Appello al Presidente della Camera perché si attivi per rendere nuovamente accessibile ai cittadini il servizio di rassegna stampa su web. A sottoscriverlo sono state tre deputate del Pd: Simonetta Rubinato, promotrice dell'iniziativa, assieme alle colleghe Sandra Zampa e Chiara Gribaudo. Nella lettera inviata stamane all'on. Laura Boldrini, le parlamentari ricordano di aver raccolto molte sollecitazioni in tal senso da parte di cittadini che lamentano di non poter più accedere, dal 15 marzo scorso, ad un servizio che permetteva loro di essere informati gratuitamente. "Sappiamo che questa decisione - scrivono - è stata presa dall'Ufficio di Presidenza della passata legislatura con l'intento di tutelare i diritti d'autore e salvaguardare la vendita dei giornali in edicola, su pressante richiesta dalla Federazione italiana degli editori. Tuttavia noi riteniamo che il diritto di accesso all'informazione, come aspetto passivo della libertà d'informazione riconosciuta dalla nostra Costituzione all'art. 21, prevalga sul diritto d'autore. Tanto più che le aziende editrici usufruiscono di significativi contributi pubblici per l'editoria, ragion per cui non è assolutamente giustificabile il divieto di libero accesso da parte dei cittadini alle rassegne stampe on line di Camera e Senato".

Nella lettera le deputate Rubinato, Zampa e Gribaudo precisano altresì che, "se l'obiettivo è quello di indurre i potenziali utenti ad acquistare i quotidiani, non si comprende in ogni caso per quale ragione sia stato inibito anche l'accesso alle pregresse rassegne stampa, che dalla fine degli anni '90 e sino al 14 marzo scorso rappresentavano un archivio storico prezioso per i cittadini, ma anche per istituzioni di primaria importanza come le scuole e le Università".

"Conosciamo la sensibilità della presidente Boldrini per i diritti dei cittadini - concludono le parlamentari del Pd - e per tale motivo confidiamo in suo autorevole intervento per ripristinare questo vero e proprio servizio pubblico, ricercando una soluzione che contemperi il prevalente diritto dei cittadini ad essere informati con le ragioni degli editori".

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pubblicata il 29 marzo 2013

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