Corruzione: ennesimo scandalo al ministero dell'Agricoltura

21 dicembre 2012

corruzioneLa lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione, come ha dimostrato l’ennesimo scandalo che ha coinvolto dei funzionari del ministero dell’Agricoltura, deve essere uno dei temi prioritari della campagna elettorale. La classe politica dovrebbe dimostrare di essere maggiormente capace di isolare i corrotti. Occorrono sicuramente leggi migliori, ma occorre anche maggiore trasparenza e informazione sull'operato dei politici e della pubblica amministrazione. Bisogna capovolgere il principio che vige in Italia, in cui l’accesso agli atti amministrativi è condizionato da una serie di limitazioni, non ultima la privacy, e il cittadino deve dimostrare di avere un interesse specifico in merito all’atto, per introdurre invece sull’esempio del Regno Unito il principio secondo cui le informazioni detenute dalla pubblica amministrazione appartengono ai cittadini e i cittadini hanno diritto di conoscerle, a meno che la prima non dimostri che è nell'interesse pubblico che alcune informazioni rimangano segrete.
 
Ma la trasparenza nella gestione della cosa pubblica in Italia è dura da far passare: alla fine di novembre, in sede di esame del decreto legge n. 174 sui controlli degli enti territoriali, ho provato a introdurre, con un emendamento, la regola che tutti gli atti e documenti delle PA che comportano impegno di spesa o diminuzione di entrate, o variazioni nel patrimonio dell'ente pubblico, siano resi accessibili ai cittadini, anche sul web. Nonostante il parere favorevole dei relatori e il nulla osta del Governo la Commissione lo ha bocciato. Ma la battaglia dovrà continuare nella prossima legislatura.
 
 
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pubblicata il 21 dicembre 2012

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