Rubinato: «La Lega di Salvini sposa il "sovranismo" e non il federalismo, serve un movimento dal basso che prema per il risultato»

10 giugno 2018

Il Giornale di Vicenza

PIERO ERLE

Simonetta Rubinato ieri a Padova per il lancio di "Veneto Vivo"

PADOVA «Può sembrare che il risultato adesso sia a portata di mano, ma la verità è un'altra: l'autonomia del Veneto è tutt'altro acquisita. E sarà una battaglia che non può fare un solo partito, ma di tutto il Veneto». Simonetta Rubinato - già sindaco a Roncade e a lungo deputata del Pd, ma sempre in posizione propria "pro autonomia veneta" (è sua una norma di legge approvata che favorisce le Regioni autonomiste), in corsa nel 2014 per le primarie del Pd che dovevano scegliere il candidato governatore - assomiglia a un ciclista. E in particolare a quei ciclisti che al Giro provano l'allungo, poi vedono che la maglia rosa (o verde leghista, in questo caso) con la sua squadra si mettono in testa a tirare il gruppo con la loro andatura e non lasciano spazio a nessuno, ma attendono con pazienza il momento in cui lo squadrone e il suo capitano mollano un po' la presa e... via, scattano di nuovo all'attacco cercando di creare quello spazio necessario per poter dire la propria in vista del traguardo, senza stare in scia ad altre squadre di partito compresa la sua stessa (il Pd) ma convinta di poter godere del favore dei tifosi lungo la strada. E in effetti il pubblico lo rispetta sempre, un corridore generoso che non molla mai e non ha paura della fatica. E così ieri Rubinato ha lanciato una nuova "spallata", per citare il titolo del libro che a settembre pubblicò per sostenere il referendum per l'autonomia del Veneto: ha creato la nuova associazione Veneto Vivo.OBIETTIVO AUTONOMIA. La nuova associazione si presenterà ufficialmente a fine giugno. Ma ieri a stampa e tv Rubinato si è presentata assieme, tra gli altri, all'ex presidente Tiziana Virgili della Provincia di Rovigo, all'ex deputata 5stelle Gessica Rostellato, e ad altri protagonisti della sua associazione, che ha come vicepresidente il vicentino Luca Ferrazzoli. L'associazione, spiega, è civica, apartitica e di laboratorio politico-culturale. Con un obiettivo: «rappresentare l'aspirazione all'autogoverno che gli elettori del Veneto hanno espresso col referendum del 22 ottobre 2017». Al quale, rimarca con forza Rubinato, votarono sì 2,2 milioni di cittadini, cioè più di tutti i voti espressi a tutti i partiti alle regionali del 2015, per cui «la partecipazione è andata oltre i partiti».IL RILANCIO. Rubinato esprime grande apprezzamento per la nuova ministra leghista Erika Stefani («lei stessa mi invitò a dibattiti per il referendum sull'autonomia, perché era una partita di tutti i veneti»), e annuncia che la sua associazione ha già preso forti contatti con la Catalogna «e con le forze catalane di centrosinistra che sono autonomiste e non indipendentiste». Ma allora questa non è sintonia nei fatti con la Lega? «Anni fa con il prof. Miglio che indicava il federalismo, forse la domanda aveva un senso. Ma oggi la Lega di Salvini ha nel suo dna la parola "sovranismo", il contratto di governo Lega-5stelle non cita una volta sola il federalismo, e io mi sento molto lontana da questo, perché credo che queste contraddizioni emergeranno. E per questo ci vuole un movimento di cittadini dal basso che spinga su Roma per ottenere un'autonomia del Veneto che vada ben oltre anche la pre-intesa siglata da Zaia e Bressa».

 


pubblicata il 25 giugno 2018

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