Caro rette materne paritarie, basta rimpalli. La soluzione c'è

28 gennaio 2016

“Sul futuro delle scuole materne paritarie stiamo assistendo all’ennesimo rimpallo della politica. Eppure lo strumento per salvare questi istituti, che erogano un servizio ad oltre 17.500 bambini trevigiani (87 mila in Veneto), è alla portata di mano della Regione. Sta nella possibilità di negoziare in tempi brevi con lo Stato la competenza primaria, e le correlative risorse, per gestire l’istruzione dai 3 ai 6 anni, sul modello del vicino Trentino”. Lo sostiene Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd. 

“In parlamento – spiega –  siamo riusciti con la legge di stabilità 2016 a recuperare quasi interamente i tagli degli ultimi tre anni riportando il fondo statale per le paritarie a 500 milioni di euro. Questo compensa in parte il taglio annunciato dalla Regione per il 2016. Risorse che, come confermano gli stessi dirigenti della Fism, vengono ora erogati con regolarità dopo che abbiamo ottenuto dall’anno scorso il loro riallocamento in unico capitolo, il 1477, del Ministero dell’istruzione”. 

Per l’on. Rubinato la causa della drammatica situazione in cui si trovano le materne paritarie trevigiane e venete è da attribuire soprattutto al gravissimo ritardo della Regione nell’erogazione dei propri contributi: le scuole aspettano ancora i soldi del 2014 e del 2015. 

“Ancor più scandaloso - conclude – è che anche dei 21,7 milioni trasferiti dal Miur alla Regione a fine aprile 2015 non sia stato, ad oggi, ancora versato un centesimo a queste scuole. Un dato che fa a pugni con i toni trionfalistici usati nei giorni scorsi da esponenti della Giunta regionale sulla velocità dei tempi di pagamento dei debiti commerciali”.

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pubblicata il 28 gennaio 2016

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