I lavoratori utili tornano in Comune - Il Gazzettino

29 ottobre 2015

Pagina VIII, Cronaca

È ormai quasi risolto l'inghippo sull'utilizzo dei lavoratori socialmente utili e, salvo imprevisti, da novembre enti locali, scuole, case di riposo, anche nella Marca, potranno tirare un sospiro di sollievo. La Comissione Bilancio della Camera ha dato via libera all'emendamento presentato dalla parlamentare trevigiana Simonetta Rubinato per sistemare il vuoto normativo creatosi in materia. Cosa è successo? Il settimo decreto di attuazione del Jobs Act, di fatto, impediva alle pubbliche amministrazioni di continuare a ricorrere a questi addetti, in mancanza della convenzione quadro con la nuova Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. Agenzia che, però, deve ancora essere costituita. Con la proposta della Rubinato, le Regioni potranno continuare ad autorizzare questo tipo di attività, in base alle vecchie disposizioni, finchè la nuova normativa non sia completata. «In questo modo - commenta Simonetta Rubinato - il Parlamento potrà rimediare all'errore, riconosciuto dallo stesso Governo, rendendo impossibile il rinnovo dei contratti in scadenza. Una prospettiva che aveva allarmato numerosi amministratori locali, ma anche dirigenti scolastici anche del Trevigiano, dove i lavoratori socialmente utili, sono più di 1.700, preoccupati di non essere più in grado di garantire l'erogazione di alcuni servizi importanti sia nell'ambito amministrativo che in quello delle manutenzioni ordinarie».Ora l'emendamento dovrà superare il vaglio dell'aula della Camera, per poi passare all'esame del Senato, ma, avendo già incassato il parere positivo del governo, in particolare del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e di quello per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, l'approvazione dovrebbe essere pressochè certa.

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pubblicata il 29 ottobre 2015

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