Fondi paritarie: il Governo accoglie il nostro ordine del giorno

21 dicembre 2013

La Camera impegna il Governo, con un ordine del giorno alla legge di stabilità, a dare risposte concrete all'emergenza educativa, sociale ed occupazionale che sta vivendo il mondo delle scuole paritarie, parte rilevante del sistema nazionale dell'istruzione, che garantisce oltretutto un notevole risparmio per la finanza pubblica. "I tagli dei contributi e i cronici ritardi nell'erogazione degli stessi dal 2009 ad oggi - afferma l'on. Simonetta Rubinato, prima firmataria dell'odg sottoscritto anche dai deputati Bobba, Fioroni, Vignali, Gigli, De Mita, Ginato, De Menech, Malpezzi, Salterini - stanno mettendo a rischio il sistema, causando già la chiusura di molte scuole e un aumento della dispersione scolastica: come ha certificato di recente il Quarto Atlante dell'infanzia in Italia di Save the Cildren, nel 2012 per la prima volta dal 2004 sono calati i bambini iscritti agli asili e alle materne, anche al Nord, dove vi è stato un boom dell'aumento della 'infanzia povera (+ 43%). Inoltre vi è il rischio di una grave crisi occupazionale, considerato che secondo i dati di quest'anno della Cisl gli addetti al settore sono oltre 150 mila".
 
Con l'ordine del giorno il Governo si è impegnato: a reperire e stanziare entro il primo quadrimestre del 2014 le risorse per completare l'esclusione dal patto di stabilità dei 220 milioni di euro assegnati in legge Stabilità per il 2014 e allocarli al capitolo 1477 dello stato di previsione del Miur per accelerare le procedure di erogazione; a non effettuare su tali risorse i tagli previsti dal decreto legge n. 174/2012 per le somme da trasferirsi alle regioni; a garantire l'effettivo e celere trasferimento alle scuole delle risorse (223 milioni) già stanziate nel legge di Stabilità 2013. "L'odg - spiega la deputata democratica - è frutto di un impegno assunto in Commissione Bilancio dal viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, con i gruppi della maggioranza, a seguito della proposta del relatore Maino Marchi, a fronte di un mio emendamento presentato in tal senso che ho ritirato a fronte dello sblocco lunedì scorso da parte del Mef degli 80 milioni stanziati dalla Stabilità dell'anno scorso".

"Vigileremo - concludono i deputati firmatari - perché questo impegno venga adempiuto dal Governo. Non è corretto che lo Stato non si faccia carico del grave problema finanziario a carico di scuole che svolgono un servizio pubblico che accoglie il 10% della popolazione scolastica, in particolare delle scuole dell'infanzia che raccolgono oltre il 40% dei bambini (642.040 nell'anno scolastico 2012/2013) per i quali non c'è posto nelle strutture statali, con punte dal 55 al 68% in alcune regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto)".

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pubblicata il 21 dicembre 2013

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