Ditec, la battaglia continua

04 settembre 2013

"Abbiamo preso atto con rammarico, dopo oltre due ore di discussione, che il management della Entrematic Ditec ha come unico obiettivo la cessazione della produzione nello stabilimento di Quarto d'Altino. Con tutte le istituzioni presenti, a cominciare dal rappresentante del Mise, abbiamo deplorato la mancanza di un atteggiamento positivo da parte dell'azienda nel mantenere fede all'impegno assunto un anno fa per ricercare soggetti interessati alla reindustrializzazione del sito. Quello che si è ottenuto oggi è la disponibilità dell'azienda ad abbandonare la procedura di mobilità già attivata, a favore di altri ammortizzatori sociali, e della costruzione condivisa di un pacchetto sociale a tutela del reddito, della professionalità ed accompagnamento al reimpiego dei lavoratori, sul modello ad es. della ristrutturazione della Indesit. Ciò consentirà al sindacato di non trattare con la pistola alla tempia data dalla scadenza della mobilita' al prossimo mese di ottobre, guadagnando così tempo prezioso". Lo affermano la sindaca di Quarto d'Altino, Silvia Conte e l'on. Simonetta Rubinato, sindaco di Roncade e parlamentare Pd, e al termine del tavolo convocato a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico.

"Ora auspichiamo che il gruppo di lavoro oggi istituito presso la Regione - aggiunge Silvia Conte - possa favorire il passaggio di mano a nuovi imprenditori grazie alle opportunità economiche, finanziarie e professionali messe a disposizione da Istituzioni, azienda e sindacati".

"E' assai grave - osservano infine le due sindache - che i vertici aziendali abbiamo rifiutato la mano tesa delle istituzioni e dal sindacato per cercare ogni strada possibile al fine di dare continuità produttiva ad uno stabilimento che ha raggiunto nel tempo livelli di efficienza. Dell'esito di questa trattativa, anche in qualità di azioniste - abbiamo ancora un'azione ciascuna dell'Assa Abloy - vorremmo informare la famiglia Douglas che detiene la maggioranza della multinazionale svedese e che in occasione del nostro intervento all'assemblea dei soci a Stoccolma più di un anno fa aveva dimostrato attenzione ai risvolti sociali della vertenza".

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pubblicata il 04 settembre 2013

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