Ici prima casa: Comuni preoccupati

05 ottobre 2007

Non sono solo i sindaci a disapprovare con forza la proposta del governo di tagliare l'Ici sulla prima casa attraverso un meccanismo che rischia di impoverire le casse degli enti locali. La pensano così anche numerosi Senatori della maggioranza che, qualche giorno prima che la Finanziaria fosse approvata in Consiglio dei Ministri, hanno aderito alla lettera scritta dalla Senatrice Simonetta Rubinato al Viceministro dell'Economia e delle Finanze Vincenzo Visco.
"Non siamo contrari ovviamente alla riduzione dell'Ici sulla prima casa - spiega la Senatrice trevigiana -, siamo invece contrari a come viene fatta, perché lo Stato così mette le mani direttamente nelle casse dei Comuni e sulla loro principale fonte di finanziamento, con la promessa di compensare i Comuni con dei successivi trasferimenti statali È esattamente il contrario del federalismo che chiediamo, con conseguenze negative sulla futura sostenibilità dei bilanci comunali".
La senatrice Rubinato con altri 25 Colleghi, tra cui il Presidente Enrico Morando e tutti i capigruppo di maggioranza in Commissione Bilancio di Palazzo Madama, chiedono al Viceministro di attuare tale sgravio a favore dei cittadini e rispettando l'autonomia finanziaria dei Comuni, con un diverso meccanismo: prevedendo un credito d'imposta ai fini Irpef.
"Il cittadino proprietario di prima casa potrà cioè detrarre dall'Irpef quello che ha pagato al suo Comune per l'Ici - ha precisato la parlamentare trevigiana -. In questo modo il contribuente avrà lo stesso vantaggio, senza che ai Comuni sia tolta una risorsa indispensabile per garantire servizi e opere al territorio e senza che i dipendenti degli oltre 8 mila Comuni italiani, e uno stuolo di funzionari ministeriali, stiano occupati in conteggi e verifiche per determinare i trasferimenti compensativi".
Nella proposta di Finanziaria, il Viceministro Visco, dopo la lettera dei 26 senatori, ha rinunciato a differenziare lo sconto sull'Ici tra i diversi Comuni (aveva all'inizio previsto una detrazione maggiore per gli abitanti delle grandi città, che penalizzava i Comuni piccoli e medi), mentre ha confermato il meccanismo centralistico. "Tradurremo la nostra proposta, che è più semplice e federalista, in un emendamento alla Finanziaria" - conclude la Senatrice Rubinato - "prevedendo inoltre misure destinate ai proprietari di prima casa che risultino incapienti e che non potrebbero, per questo motivo, usufruire della detrazione ai fini Irpef".

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pubblicata il 05 ottobre 2007

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