Materne paritarie: disagio motivato

30 novembre 2010

"Don Carlo Velludo stavolta non ha bisogno della mia difesa perché ha al suo fianco le famiglie e gli operatori delle scuole materne paritarie". L'on. Simonetta Rubinato che nei mesi scorsi, in veste di avvocato, aveva offerto consulenza gratuita al parroco trevigiano di fronte alla minaccia di querela annunciata dall'assessore regionale Remo Sernagiotto, commenta le dichiarazioni del ministro Maurizio Sacconi a margine del convegno promosso dalla Fism a Treviso. "L'intervento di don Velludo - spiega la parlamentare che era presente al convegno - è stato accolto da una standing ovation. Ciò significa, stando al ragionamento del ministro Sacconi, che la gran parte del pubblico seduto in sala era connotato politicamente? Mi pare davvero una cosa inverosimile. Io credo, invece, che il Governo farebbe bene a dare ascolto al profondo disagio emerso domenica e a non sottovalutare le conseguenze che i tagli e il grave ritardo nell'erogazione dei contributi statali stanno provocando sulle scuole materne paritarie del Veneto".
L'on. Rubinato, che in occasione del passaggio alla Camera della Legge di Stabilità si è battuta per ottenere dal Governo il ripristino dei 245 milioni di euro tagliati per il 2011, ricorda che "mentre ad oggi le scuole materne non hanno ancora ricevuto i contributi relativi all'anno scolastico già concluso, c'è il rischio concreto che i contributi per il 2011 vengano erogati con un ritardo ancora maggiore. Si dovrà infatti attendere - spiega - la procedura della vendita delle frequenze digitali prima che entrino nel bilancio dello Stato i 245 milioni, sicuramente non prima del prossimo settembre. Poi si dovrà attendere il completamento del lungo iter che prevede prima un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, poi la Conferenza Stato-Regioni e un successivo decreto interministeriale".
Ma non basta. Secondo la parlamentare l'importo dello stanziamento non è affatto sicuro: "Nella Legge di stabilità 2011 è prevista una clausola di salvaguardia finanziaria al comma 13. Essa prevede che il ministro dell'Economia provveda a delle riduzioni lineari degli stanziamenti se i proventi incassati saranno inferiori a quelli previsti. E questa clausola vale anche per i 245 milioni previsti per le scuole materne paritarie, visto che il comma 13 esclude da queste riduzioni solo il fondo ordinario per l'Università e le risorse per la ricerca e il 5 per mille".

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Edizione Treviso - Pagina 7


LA RIVOLTA DELLE MATERNE Il caso era scoppiato domenica durante l’assemblea al Pio X

Sacconi: «Quel prete fa politica»

Il ministro liquida don Velludo: «Un attacco isolato all’interno di un’accoglienza ottima»

Martedì 30 Novembre 2010,

«L'assemblea delle scuole materne? Ho ricevuto un'ottima accoglienza da parte di tutti. Da tutti tranne uno: ci si deve chiedere perchè. Forse proprio perchè, prima ancora di essere prete, ha una forte connotazione politica». Maurizio Sacconi liquida così le contestazioni di cui è stato bersaglio domenica mattina, all'incontro promosso dalla Fism, la federazione delle scuole d'infanzia paritarie. La questione è ormai annosa: il contributo statale agli asili privati, in stragrande maggioranza parrocchiali, frequentati da 93mila bambini in Veneto, quasi l'80 per cento dei piccoli tra tre e sei anni nella Marca. I soldi, relativi all'anno già in corso, prima dimezzati, sono stati poi ripristinati quasi per intero, ma senza alcuna certezza sui tempi di erogazione. Anzi, le scuole attendono ancora il saldo del finanziamento dell'annata precedente e nel frattempo, per tirare avanti, stanno accumulando debiti su debiti. Un clima acceso in cui è stato coinvolto anche l'esponente di governo, ospite d'onore dell'incontro.
Quell'uno, a cui si riferisce il ministro, altri non è che don Carlo Velludo, in qualità di parroco di Sant'Angelo e Santa Maria del Sile responsabile del nido e della materna Provera, e coordinatore di 19 scuole cittadine.
Il sacerdote, sul medesimo tema dei ritardi negli stanziamenti, già in passato aveva avuto un vivace «scambio di opinioni» con Remo Sernagiotto: tanto vivace da spingere l'assessore regionale al Sociale a minacciare querela.
Lungi dal recedere, don Carlo non ha esitato a rinfacciare le colpe dell'esecutivo anche al titolare del Welfare. Critiche, secondo il ministro, dettate però da mere ragioni politiche. Per una volta, insomma, Sacconi si trova concorde con lo Sceriffo Gentilini (che tre anni fa polemizzò con il parroco in una manifestazione a Sant'Angelo): don Velludo è «un prete rosso».
 
 

 

 


pubblicata il 30 novembre 2010

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