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BARCAMP di PADOVA

11/10/2014

Simonetta RubinatoCari amici ed amiche,

il nostro BarCamp, dopo essere salpato da Lamon e aver fatto tappa a Caorle e Refrontolo, veleggia ora verso Padova, dove sabato 11 ottobre ci siamo dati appuntamento presso il Centro congressi della Fondazione OIC, nel cuore del distretto di cittadinanza Civitas Vitae, una realtà nata da una storia di piccoli passi, come tante altre storie del Veneto della sussidiarietà, partita nel 1955 per iniziativa di un sacerdote e di un'assistente sociale, che inventarono un approccio comunitario alla vecchiaia fuori dagli schemi dell'epoca e che oggi è divenuta la prima infrastruttura di coesione sociale in Italia, dove si interpreta come un'opportunità la possibilità di vivere più a lungo (accogliendo anche attività ludiche, sportive ed educative) e per rispondere ai nuovi bisogni sociali si unisce all'apporto del pubblico quello del no profit e della famiglia. Quale luogo più adatto per confrontarci su welfare, sanità, politiche sociali, inclusione, volontariato, ma anche politiche educative?Scarica la locandina del BARCAMP di PADOVA del 11/10/2014


Ispirandosi il BarCamp all'idea che "imparare significa avere la capacità di costruire a partire dalle cose migliori del passato e di procedere in avanti in modo incrementale, anziché ricominciare da capo a ogni nuovo progetto" (uno dei principi del metodo del miglioramento continuo cui si ispira il noto metodo Toyota Way), nella tappa padovana incroceremo numerosi amici - come potete vedere nella locandina - che, a partire dalle loro qualificate competenze e dall'esperienza fatta anche sul campo e dal ‘basso', metteranno in fila valori forti, nuovi bisogni delle persone, strumenti ed azioni che le istituzioni, in particolare quella regionale, possono mettere in campo nelle politiche pubbliche per migliorare le risposte ai nuovi bisogni, adeguandole alle sfide che la crisi della finanza pubblica pone a chi non vuole rinunciare a garantire diritti sociali ed opportunità per tutti, anche e soprattutto per i più deboli. Sarà dunque un momento significativo per portare un contributo programmatico in vista della sfida che la nostra Regione dovrà affrontare in una visione strategica, dal 2015 al 2025.


Mentre il nostro BarCamp continua così, facendo sosta in tutte le province del Veneto con il suo stile informale e dialogante, sui media le acque paiono agitarsi attorno al dibattito sull'opportunità o meno di svolgere le Primarie per la scelta del candidato Presidente che nella primavera del 2015 dovrà contendere la guida della Regione al governatore uscente Luca Zaia.


Vogliamo allora ribadire la posizione del BarCamp sulla questione. Per farlo prendiamo spunto dalla dichiarazione fatta da Arturo Parisi in un articolo su Left del 27 settembre scorso (clicca qui per leggere l'articolo): "L'ideale sarebbe che le primarie fossero convocate a un anno dalla scadenza del mandato in modo da disporre di un candidato almeno sei mesi prima. Il tempo giusto per farle e dimenticarle. Senza lasciare strascichi. E invece si gioca a perdere tempo in attesa o dell'imprevisto che renda impossibile la competizione o del candidato unico che metta d'accordo la nomenclatura, per cui anche se si fanno le 'elezioncine' si sa già come vanno a finire".

Non vi pare un'analisi che si attaglia anche a quanto sta accadendo in Veneto? «Così - dice ancora Parisi in un articolo su Europa (clicca qui per leggere l'articolo) successivo alle primarie in Emilia Romagna - non si può continuare. Di giorno le parole, di notte i fatti. Di giorno primarie, primarie. Di notte le trame per evitarle, rinviarle, addomesticarle. Come se i cittadini fossero ciechi e scemi. Nessuno si illuda tuttavia di riuscire a tornare indietro senza farsi male. La parola - prosegue il professore - è stata detta, la promessa fatta. Se è con le primarie che Renzi è entrato prima in scena a Firenze, e grazie alle primarie è arrivato al governo, è difficile che la porta per la quale è passato possa richiudersi alle sue spalle senza che qualcuno ci finisca in mezzo."


Per questo con i promotori del BarCamp chiediamo che la scelta del candidato presidente che dovrà sfidare Zaia avvenga attraverso le primarie. Non perché il BarCamp nasca per fare le primarie (infatti proseguirà anche dopo), ma perché secondo noi sia il programma, sia il candidato con cui affrontare le prossime elezioni regionali vanno scelti dai veneti e dalle venete, senza raccomandazioni dall'alto. Non abbiamo mai avuto dubbi in tal senso. Come non ce li hanno i molti circoli che sul territorio si stanno mobilitando per chiedere alla segretaria regionale di definire al più presto date e modalità di svolgimento. Una richiesta della base di cui si è fatta interprete nei giorni scorsi la segretaria provinciale del Pd di Treviso, Lorena Andreetta (clicca qui per leggere il comunicato stampa).


Purché - aggiungiamo noi - le primarie siano vere, libere e aperte e non pilotate: se il Pd seleziona la sua classe dirigente consultando la base e gli elettori, è infatti in grado di mettere in campo le migliori idee e gli uomini e le donne più credibili. Come ha ribadito Silvia Conte in un recente intervento al Corriere del Veneto (clicca qui per leggere l'intervento). Perché per vincere in Veneto il Pd ha necessità di allargare la sua base elettorale con proposte forti ed innovative sui temi di governo, come ha fatto Matteo Renzi a livello nazionale. Lo confermano anche i dati sulla serie delle primarie si qui svoltesi in Italia elaborati da Paolo Pasi, analista politico dell'istituto Quaeris, presentati in occasione del BarCamp di Lamon (visita la sezione nel mio sito) e ripresi in un articolo de Il Gazzettino (clicca qui per leggere l'articolo).


Confidando che al più presto la Segreteria regionale metta un punto fermo sulla vicenda, noi teniamo ferma la rotta del BarCamp, che vuole essere un nuovo modo di fare politica che non mira alla gestione del potere, ma vuole coinvolgere i cittadini e le cittadine in modo trasversale ed informale, senza vincoli di partito, unendo competenze e partecipazione, per elaborare azioni di politiche pubbliche utili a governare il cambiamento e a dare risposta ai nuovi bisogni di una società complessa come quella di oggi.
Vi aspettiamo perciò a Padova, sabato prossimo, per fare insieme un altro piccolo passo in avanti, dal Veneto che manca al Veneto che agisce.

Contiamo su di voi per estendere l'invito a tutti coloro che possono essere interessati, ricordando che tutti i materiali anche video relativi agli interventi dei precedenti BarCamp si trovano sul sito www.simonettarubinato.it alla sezione VENETOBARCAMP.

Un caro saluto,

Simonetta Rubinato

 

Scarica la locandina del BARCAMP di PADOVA ( 11 ottobre 2014)